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.Perché, a crederci, mi trovavo in una specie di tunnel, sospinto sul mio pezzo di legno verso laluce di un'apertura su quello che non poteva essere che l'altro lato dell'Old Head of Kinsale.Ma ero vivo o morto? mi chiesi in tutta serietà, finché non udii, come un'eco nel tunnel, ilrombo soffocato delle onde che sferzavano il lato occidentale del promontorio e le grida, giàmeno numerose, di quelli che dovevano ancora morire.Ero vivo, dunque, e cercai di dar voce a una qualche forma di gioia, ma la mia gola era bloccatada un laccio invisibile, che non lasciava passare nessun suono.Vivo, pensai l'istante prima di perdere i sensi, provando un nuovo terrore.Vivo, ma muto.8.Quando ripresi i sensi, vidi una barba arruffata, due occhi inquieti ma benevoli, insieme a unacascata di capelli color carota circondati da un cielo grigio di nubi.Non ti agitare, disse una voce che proveniva dalla barba.Te la caverai.Mi sollevai faticosamente e mi misi mezzo seduto, appoggiato sui gomiti.Tutto il corpo mi doleva, dalla pianta dei piedi fino in cima alla testa.Ero un relitto, come la "Lady Mary", un mucchietto di legna da ardere, pronta per il fuoco.L'uomo mi avvicinò alla bocca una bottiglia, e sentii il rum bruciare la mia gola riarsa ediffondersi nel mio corpo.Mi pareva quasi di poterne seguire il percorso fino alle estremità delle mie membra, dove ildolore raddoppiava, man mano che il calore tornava nelle dita delle mani e dei piedi.Dove sono? chiesi.A Hangman's Point, rispose l'uomo.Fu solo allora che mi tornò tutto in mente e capii che, per lo meno, la favella non l'avevopersa.Ma poi le parole dell'uomo penetrarono nella mia mente confusa.Hangman's Point! ripetei.Ma io non ho fatto niente! Che il diavolo mi porti, se quell'uomo non mi scoppiò a ridere infaccia, a me, un povero naufrago mezzo morto.Qualcosa devi pur aver fatto, disse, se riesci ad avere tanta paura del boia, dopo quello chedevi aver passato.Non preoccuparti! Che io sappia, non c'è mai stata nessuna forca, qui.L'uomo fischiò - doveva trattarsi di un segnale perché subito apparvero altri due individuidall'aria altrettanto incolta.Mi adagiarono su una coperta e mi trasportarono come un bambino.A dritta vedevo innalzarsi colline coperte di boschi.A sinistra, sentivo il rumore della risacca che si allontanava man mano che procedevamo.Gli uomini parlavano una lingua incomprensibile, ma, di tanto in tanto, quello che mi avevatrovato mi spiegava in inglese dov'eravamo e dove stavamo andando.Questa, amico mio, disse dopo un po', è Tobar na Dan, la fonte del poeta.E' lì che uno dei nostri bardi era solito suonare l'arpa e raccontare le sue storie.Girava in lungo e in largo tutto il paese con quelle sue storie, ma tornava sempre a questafonte.Anche per impiccarsi, alla fine.E' per questo che Hangman's Point si chiama così.Non perché ci venisse impiccata gente comune come me e te.Si è impiccato? dissi io, incredulo, essendo appena tornato dal regno dei morti.Perché diavolo uno dovrebbe voler ammainare la bandiera volontariamente? Nessuno lo sa,rispose l'uomo.Comunque aveva problemi con la memoria.Aveva iniziato a dimenticare i suoi racconti, a sbagliare e a dover ricominciare da capo.Qualcuno lo vide strapparsi una grossa ciocca di capelli e graffiarsi le mani a sangue dallarabbia e dalla disperazione.Quelle storie avevano più di mille anni, ed erano rimaste le stesse, parola per parola, daltempo dei tempi.Il bardo viveva per ricordarle: cosa poteva fare, se le dimenticava? Raccontarne altre?Inventarne di nuove? Nessuno l'avrebbe mai perdonato.Poco più avanti, l'uomo riprese: Questa è Eastern Point, l'ingresso a Kinsale.Là fuori c'è Bulman Rock, una brutta secca.Qui di fronte puoi vedere Sandy Cove Island, e, dietro, Sandy Cove stessa, la più bella dellebaie riparate, facile da raggiungere, anche la notte.La notte? domandai.C'è della merce che teme la luce del sole, disse l'uomo, ridendo insieme agli altri.Mi assopii, e non riaprii gli occhi fino al mattino dopo, quando mi ritrovai sdraiato in un letto dipaglia, tra ruvide lenzuola di tela già, c'erano perfino le lenzuola - non lontano da un fuocoscoppiettante che riscaldava il mio corpo intorpidito e dolorante.A dire il vero, i ricordi non mi hanno mai tormentato in vita mia, e non ho mai dato lorogrande importanza, ma se c'è una cosa, oltre alla mia gamba, che mi torna in mente di tanto intanto, è proprio quel momento.Portar via da sotto al naso alla morte un boccone prelibato come me, è quanto più vicino alparadiso si possa umanamente arrivare.Va anche aggiunto che una delle prime cose che colpì le mie pupille quando aprii sul serio gliocchi, fu un dolce e tenero volto femminile.La donna non disse nulla, si limitò a sorridere prima di sparire attraverso una porta da cuientrò un fascio di sole, che, illuminando in trasparenza la sua blusa di cotone bianco e la suagonna lunga, mi permise di intravedere i contorni del suo corpo.Dopo qualche istante riapparve con cibo e bevande e, subito dopo, entrò l'uomo che mi avevasalvato la vita, perché è questo che aveva fatto
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